Page 178 - Mediterranea-ricerche storiche, n. 47, dicembre 2019
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                 Ballata spagnola

                     Ballata spagnola di Lion Feuchtwanger è un bel romanzone sto-
                 rico, ricco di fatti e personaggi: racconta la storia del triangolo politico
                 e amoroso che lega il re Alfonso VIII di Castiglia, detto il nobile, sua
                 moglie Eleonora d’Inghilterra, figlia di Enrico II, e una giovane e bel-
                 lissima ebrea, Raquel, figlia del ricchissimo e avveduto Jehuda ibn
                 Ezra che aveva lasciato la Siviglia degli Almohadi per il ruolo di mini-
                 stro delle finanze di re Alfonso. Jehuda e Raquel non sono personaggi
                 storici, mentre lo sono, oltre ovviamente ad Alfonso ed Eleonora, molti
                 personaggi minori. A cominciare da Eleonora d’Aquitania, madre della
                 regina di Castiglia, la più regina tra le regine, nel romanzo mente
                 machiavellica della vendetta della figlia sull’ebrea, e continuando con
                 il trovatore Bertran del Born, poeta guerrafondaio, condannato da
                 Dante come seminatore di discordie per aver messo il maggiore dei
                 figli di Enrico II d’Inghilterra, Enrico il Giovane, contro il padre: (Io
                 feci il padre e ’l figlio in sé ribelli;/ Perch’io parti’ così giunte persone/
                 partito porto il mio cerebro, lasso!,/ dal suo principio ch’è in questo
                 troncone, dice la sua ombra a Dante nel canto XXVIII del Purgatorio,
                 alzando in alto la testa tagliata per avvicinarla al collo e poter parlare).
                 Tanti versi del celebre trovatore sono inseriti nella narrazione, cre-
                 ando un breve romanzo nel romanzo che si conclude con la sua
                 morte, di cui in realtà non si sa niente, a causa di una ferita ricevuta
                 in battaglia.
                     Altri personaggi storici sono due intellettuali, l’arcivescovo di
                 Toledo e fecondo storiografo Rodrigo Jimenez de Rada, che studiò a
                 Bologna e a Parigi e svolse diverse ambasciate a Roma, interessato
                 alla storia e alla cultura di quei musulmani che combatteva con la
                 diplomazia ma anche impugando personalmente le armi, autore tra
                 l’altro di una interessante Historia arabum; e Musa ibn Da’ud, che cor-
                 risponde al personaggio storico di Abraham ibn Da’ud, storico, filosofo
                 e astronomo musulmano, studioso di Aristotele. Storia e racconto
                 sono mescoltati con disinvoltura, la prima piegandosi sempre alle esi-
                 genze del secondo, con anacronismi e incongruità funzionali sul piano
                 narrativo. Scenario del racconto è la ricchissima e colta Toledo delle
                 tre religioni e di tutte le lingue, vera capitale culturale dell’Europa
                 medioevale.
                     Il romanzo di Feuchtwanger è anche l’ultimo in ordine cronolo-
                 gico di una serie di opere letterarie e teatrali nate da una minuta
                 notazione storica per crescere e ramificarsi nelle cultura europee. In
                 esse la trama della vicenda amorosa si intreccia a un ordito com-
                 plesso, in cui si alternano la storia degli ebrei e dell’antisemitismo,
                 le idee politiche e quelle letterarie, nella cornice di cinque secoli di
                 storia d’Europa.


                                                                                n. 47
                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVI - Dicembre 2019
                 ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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