Page 208 - Mediterranea-ricerche storiche, n. 47, dicembre 2019
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                 il 19 ottobre – ad alcune città europee lontane dal Mediterraneo, dei
                 festeggiamenti per la straordinaria vittoria, assurta man mano – nel
                 discorso che se ne fece, nei commenti, nell’esaltazione – ad una enorme
                 importanza simbolica. Questa ha motivato l’allargarsi e il protrarsi dei
                 festeggiamenti, i quali a loro volta contribuirono a consacrare il carat-
                 tere di ‘evento’ di straordinaria grandezza attribuito allo scontro nel
                 piccolo golfo adriatico. Grazie alle ricerche di prima mano, condotte in
                 uno spazio geografico e temporale eccezionale, e dunque ad una docu-
                 mentazione quasi del tutto inedita, Stefan Hanss ha potuto offrire noti-
                 zie circostanziate sulle celebrazioni e festività, comparandone modalità
                 e partecipazione, autorità promotrici di varia natura e livello e di popo-
                 lazione e pubblico altrettanto compositi; di ogni manifestazione si
                 documentava l’eco, in comunicazioni, notizie, corrispondenze che ne
                 rilanciavano l’effetto, mentre ovviamente la moltiplicazione più imme-
                 diata e insieme più protratta nel tempo avvenne grazie alla stampa di
                 opuscoli, relazioni, testi di varia consistenza e dimensione che hanno
                 descritto, e talvolta documentato con illustrazioni, quelle feste e cele-
                 brazioni; l’evento si è moltiplicato nella memoria e nel riconoscimento
                 e si è reso sempre più memorabile.
                    Non vi è forma in cui la vittoria Lepanto sia stata celebrata ed abbia
                 perciò consolidato la propria natura di ‘evento’ – per antonomasia
                 eccellente, straordinario, di imperitura memoria – che il nostro autore
                 non abbia con metodicità e perseveranza esplorato, dunque anche
                 Lepanto als Klangereignis, come evento sonoro o musicale, possiamo
                 tradurre. In quante città non si sono subito sentite campane a festa al
                 giungere della notizia ! Il volume ne elenca numerose – dalle maggiori,
                 che non occorre nemmeno menzionare, come Venezia e Roma, sino a
                 Siviglia e Vienna, sino ad altre grandi o minori, come Londra e Firenze,
                 Lione, Norimberga, Innsbruck.; l’autore aggiunge subito che è con sicu-
                 rezza immaginabile un frastuono di campane da una chiesa all’altra in
                 tante e tante città e località. Per Venezia una fonte riferisce che «tam-
                 buri, et trombe squarzate, che furono sonate, et molta artellaria, et
                 coette, che furono tirate, subito cominciorno a sonar le campane de S.
                 Marco et così fecero anco quelle delle chiese vicine, et de mano in mano
                 tutte le altre della città» (p. 587, nota 226).
                    Hanns non si limita mai soltanto a riferire o a supporre fatti, sog-
                 giunge subito suggestioni, misure, attenzioni per valutarne appieno
                 significato ed effetti; ricorda autori che hanno studiato fenomeni di
                 quel genere in altri contesti e per altri aspetti. Sull’argomento ultimo
                 ricorda concerti di campane, processioni, infinite recitazioni di litanie
                 di ringraziamento, componimenti di autori noti ed ignoti come il Can-


                                                                                n. 47
                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVI - Dicembre 2019
                 ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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