Page 209 - Mediterranea-ricerche storiche, n. 47, dicembre 2019
P. 209
Letture1 n 47.qxp_10 22/12/19 17:44 Pagina 633
Lepanto come ‘evento’ nell’opera di Stefan Hanns 633
tiam putti allegramente, E laudiam Christo Onnipotente […]. Concerti,
canti, madrigali, si susseguirono in chiese, cappelle, dimore signorili –
il maestro Palestrina nella michelangiolesca Sistina, ma altri concerti
a livello più popolare: a Firenze, «da prima sera sino alle cinque hore
di notte di continuo s’udia suono di tamburi, di trombe squarciate, e
di piffari»; da Lisbona il 5 dicembre 1571 qualcuno scrisse di una
manifestazione chiassosa, «un Rumore che mi pareva esser à Lepanto
a combatter coi Turchi» (pp. 586-597).
L’ordine espositivo nell’opera non corrisponde forse all’importanza
comunemente attribuita alle diverse espressioni artistiche, sì che il
discorso arriva più tardi ad uno dei temi più elevati: le opere pittoriche
ispirate alla battaglia. Queste, come è facile supporre, non furono
create immediatamente dopo l’avvenimento; con relativa immediatezza
si cominciò invece a irridere con immagini caricaturali personaggi emi-
nenti del campo turco raffigurati nella loro condizione di sconfitti,
anche senza riferimento diretto allo scontro navale: dall’altra parte
cominciarono a diffondersi ritratti dei protagonisti più illustri della
vicenda sul fronte europeo.
Si giunse più tardi alle grandiose allegorie della battaglia, concreta-
mente rappresentata nel movimentato scontro delle galere, come ha
fatto Paolo Veronese, in due versioni, in ambedue le quali sovrasta
l’esplicita presenza celeste, cui si riconduce in ultimo l’esito della vit-
toria; a Lepanto si riferiscono anche le due composizioni di Tiziano del
1575, ora al Prado, nelle quali Lepanto figura come una vittoria asbur-
gico-ispanica, nella quale si vuole però oscurare il capo supremo, don
Giovanni, fratellastro del sovrano. Alla gloria di Venezia si rivolse invece
la Lepanto del Tintoretto, sostituita dopo la sua perdita in un incendio
del 1577 nel Palazzo ducale, dalla altrettanto grandiosa composizione
di Andrea Vicentino; nella Sala regia del palazzo vaticano Giorgio Vasari
ha dato la versione romana della battaglia con in primo piano le galere
pontificie al comando di Marcantonio Colonna. Un vasto campo di
ricerca e di commento è offerto anche dalla celebrazione di Lepanto in
medaglie commemorative e in monete, coniate a Roma e a Madrid spe-
cialmente (Lepanto als numismatisches Ereignis, pp. 639-670).
Il culmine della glorificazione dell’evento Lepanto si attuò nella cele-
brazione e nel ricordo dei morti, ‘per Dio e per la patria’, del loro corag-
gio e sacrificio; nel livello supremo nel fare dello scontro navale un
‘evento celeste’, miracoloso, espressione diretta della volontà divina. Il
compianto per i morti fu espressamente superato dall’aver essi acqui-
stato la massima gloria nel combattere l’infedele, come si usava dire.
Di questa consacrazione fu solennemente esemplare la celebrazione
n. 47 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVI - Dicembre 2019
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)