Page 26 - Mediterranea-ricerche storiche, n. 47, dicembre 2019
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                 dodici giorni ospitò Vespasiano Gonzaga, viceré di Valenza e duca di
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                 Sabbioneta .
                    Nelle occasioni conviviali i membri del ramificato mondo dei diplo-
                 matici erano presenti molto spesso a casa sua. Come si legge nel Khur-
                 zer Extrakt, Khevenhüller aveva con frequenza ospiti il nunzio, gli
                 ambasciatori di teste coronate o gli ambasciatori degli stati minori
                 d’Italia, come quando invitò a pranzo «dos embajadores venecianos,
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                 Lorenzo Priuli y Alberto Badoaro, junto con otros dos florentinos» , o
                 quando ricevette la visita del nunzio Taverna e del «embajador vene-
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                 ciano Gradenigo» . Membri eminenti dei patriziati italiani e rappresen-
                 tanti di stato erano spesso suoi ospiti. In un caso radunò «el conde
                 Pepoli, el inter-Nuncio papal, asi como los embajadores de Venecia,
                 dos embajadores, uno florentino y otro genovés, además de Su Exce-
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                 lencia el colector y don Diego de Córdoba» . Un gruppo abbastanza
                 nutrito in cui gli ambasciatori italiani erano stati invitati senza pensare
                 alle differenze di rango fra il nunzio e l’ambasciatore di Venezia, che
                 erano ammessi in Cappella, e gli ambasciatori di Firenze e di Genova,
                 che non lo erano.
                    Quella di Khevenhüller era pertanto una vita sociale molto ricca,
                 sviluppata su più piani e nella quale i rapporti con i membri delle
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                 ambasciate avevano un peso di rilievo . Questi incontri furono cruciali
                 per la costituzione di legami e la nascita di amicizie. In certe occasioni
                 questi rapporti si prolungarono nella direzione di quelli pubblici e ceri-
                 moniali. In altri casi non poterono superare le norme sociali e corti-
                 giane. Nel 1584 l’ambasciatore Khevenhüller chiedeva a Filippo II di
                 consentire all’ambasciatore di Mantova di usare la carrozza per i pro-
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                 blemi di salute che lo affliggevano . Filippo II tempo prima aveva fatto



                    70  Ivi, gennaio 1578, p. 380.
                    71  Ivi, 19 febbraio 1576, p. 370.
                    72  Ivi, 8 aprile 1586, p. 452.
                    73  Ivi, 3 giugno 1577, p. 377. Diego de Córdoba era un cortigiano di Filippo II molto
                 ben informato, G. Parker, Imprudent king. A new life of Philip II, Yale University Press,
                 New Haven, 2014, p. 164.
                    74  Si noti che con il passare degli anni El Khurzer Extrakt traducido y anotado registra
                 con dettaglio decrescente le visite e le indica in modo sommario, come nel 1587 in cui si
                 legge: «A comienzos del mes de enero de 1587 tuve numerosas visitas de príncipes y de
                 otros señores, que a su vez devolví», H. Khevenhüller, El Khurzer Extrakt traducido y ano-
                 tado cit., p. 460.
                    75  Sulle carrozze alla corte spagnola A. López Alvarez, Poder, lujo y conflicto en la Corte
                 de los Austrias. Coches, carrozas y sillas de mano, 1550-1700, Polifemo, Madrid, 2007,
                 pp. 128-135. Per il loro significato nell’ambito del cerimoniale di altre corti, J. Hunt, The
                 Ceremonial Possession of a City: Ambassadors and their Carriages in Early Modern Rome,
                 «Royal Studies Journal», 3 (2016), pp. 69-89 e A. Merlotti, Le carrozze nel cerimoniale
                 della corte sabauda in età moderna, in Carrozze reali. Cortei di gala di papi, principi e re,
                 Catalogo della mostra (Reggia di Venaria, 27 settembre 2013- 2 febbraio 2014), a cura di


                                                                                n. 47
                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVI - Dicembre 2019
                 ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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