Page 53 - Mediterranea-ricerche storiche, n. 47, dicembre 2019
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                   Una proposta di riforma della ‘vita christiana’ nel primo Cinquecento in Italia  477


                   tributo umano, egli non nega affatto l’importanza della grazia, che è la
                   precondizione alla perfezione e alla salvezza: «O croce […] son ben
                   certo, che senza tuo lume, et foco dir non potrei alcuna cosa bona, per-
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                   ché sei il fonte di ogni bene» . Allo stesso modo Caterina Fieschi
                   afferma di aver intrapreso un cammino di purificazione dopo essere
                   stata risvegliata dal richiamo divino: «Et quando l’anima vide tanto sì
                   puro et forte amore […] li fece desprexiare ogni altro amore et passi-
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                   mento» . Così Merici chiarisce che mentre la salvezza e la possibilità
                   di seguire la vita spirituale vengono da Dio, il compito dell’orsolina è
                   quello di accettare e coltivare tale ispirazione: «beati sono quelli alli
                   quali Dio harà inspirato nel cuore la luce di Verità, et gli haverà dato
                   sentimento di bramare la lor patria celeste; et da poi cercaran di con-
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                   servare tal voce di verità in se stesse, et bon desiderio» . Miani, infine,
                   asserisce che la vita spirituale dipende sia da Cristo sia dal consenso
                   umano: «Cristo opera in queli istrumenti, che vole lasarse guidar dal
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                   Spirito Santo» .
                      Una volta conseguita la perfetta mortificazione dell’amor proprio,
                   l’essere umano raggiunge uno stato di perfezione e di divinizzazione
                   della propria persona, tale da potersi unire a Dio e seguirne la volontà
                   nel mondo. Come affermato schiettamente da Battista da Crema, «se
                   sei pervenuto a li confini di questa vittoria di te stesso, tu sei Dio e vero
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                   figliuolo dell’Onnipotente» . Riferendosi a san Paolo e allo pseudo-Dio-
                   nigi, e influenzati dal neoplatonismo rinascimentale, sia Battista da
                   Crema sia Caterina da Genova concepiscono l’unione con Dio attra-
                   verso la trasformazione dell’umano nella sostanza divina: se Fieschi
                                                                             76
                   afferma che il fuoco d’amore divino lo trasforma ‘per essenza’ , Carioni
                   la segue affermando che «Coniuntione con Dio assai piu forte che è ad
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                   unirse in visione beatifica per essentia» . Per descrivere il concetto di
                   divinizzazione Battista usa l’immagine dionisiana e pichiana del ‘Sera-
                   fino’: «Christo era Dio vestito de carne per possere praticare con li
                   homini e guadagnarli siamo mo noi li seraphini vestiti de carne per
                   cooperar con Christo […] e cominciaremo el paradiso in questo
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                   mondo» . Tale concetto si ritrova anche nei sermoni di Zaccaria, il
                   quale, rivolgendosi ai discepoli afferma: «diceva dio per david profeta,


                      71  Philosophia divina, p. 2v.
                      72  Dialogo, in U. Bonzi, S. Caterina cit., p. 401.
                      73  Regula, Prologo, in L. Mariani et al., Angela Merici cit., p. 492.
                      74  C. Pellegrini, Le lettere di S. Girolamo Miani, «Fonti per la storia dei somaschi», 3
                   (1975), p. 11.
                      75  Opera, p. 215r.
                      76  Dialogo, in U. Bonzi, S. Caterina cit., p. 430.
                      77  Opera, p. 93v.
                      78  Via de aperta, p. 56v. Dionigi si riferisce ai Serafini nel De coelesti hierarchia (cap.
                   VII). Per il concetto di Serafino in Pico, cfr. C. Trinkaus, In Our Image cit., pp. 753-754.


                   n. 47                        Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVI - Dicembre 2019
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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