Page 55 - Mediterranea-ricerche storiche, n. 47, dicembre 2019
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                   Una proposta di riforma della ‘vita christiana’ nel primo Cinquecento in Italia  479


                   concezione emerge nel suo discepolo Thiene: «La vita attiva consiste
                   nell’accettazione della fatica e della povertà, e nel disprezzo della stima
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                   degli uomini e nel nascondimento della propria persona» . Pur senza
                   negare che la perfezione si possa acquisire nel monastero, questi per-
                   sonaggi considerano la mortificazione nel mondo più difficile e quindi
                   più meritoria. Come afferma Merici, «la impresa che se fa è di mazzor
                   valore; perché non è sorte di male che qui [nel mondo] non ce sia per
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                   opponersi» .
                      Tuttavia, la vita contemplativa è considerata superiore a quella
                   attiva, come spiega fra Battista: «Et ancora maggiore cosa è, essere per-
                   fetti nella contemplatione, et è più raro. Imperoché li primi [coloro che
                   seguono la vita attiva] vincono se stessi et le cose corporee. Ma li
                   secondi vincono ancora le cose invincibili et incorporee […] et sono
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                   capaci dell’influsso divino» . È importante rilevare, però, che il frate
                   domenicano non considera la vita attiva in opposizione alla contem-
                   plativa ma, al contrario, la ritiene una precondizione necessaria: «Però
                   che contemplare non si può Dio, ne le cose superne, chi non ha l’occhio
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                   ben purgato, et sia fatto puro et mondo di cuore» .
                      Ora, dato che la contemplazione è frutto della mortificazione e che
                   quest’ultima può essere attuata nel mondo, ne consegue che la con-
                   templazione può essere vissuta nella vita secolare. Battista da Crema
                   definisce lo stato ‘contemplativo-attivo’ come ‘terza vita’, dicendola
                   superiore alle altre due: «Ma la terza vita, più difficile et rara et di mag-
                   giore perfettione […] queste vite, cioè attiva et contemplativa, siano in
                   una medesima persona […] Tali sono stati Christo et li apostoli, et
                   alcuni altri santi […] habituati nell’una et nell’altra, che l’attione non
                                                                                     89
                   impedisce il contemplare, ne la contemplatione minuisce l’attione» .
                   Come emerge dalle parole di Cozzano, le orsoline seguivano precisa-
                   mente questo tipo di vita: «Questa è quella che così è attiva, che però
                   sempre con la mente stie nel cielo […] stando nel mezzo del mondo et
                   di essa vita attiva, gustan della contemplativa […] viveno congionta-
                   mente in l’una et l’altra. L’altezza della contemplatione non leva le faz-
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                   zende, né le fazzende impedissen il gusto celeste» .
                      Battista afferma che nella ‘terza vita’ i perfetti seguono la volontà
                                                                                   91
                   divina («iustissimamente concorre el libero arbitrio e voler divino» ) e

                      85  F. Andreu, Le lettere cit., p. 110.
                      86  Regula, Prologo, in L. Mariani et al., Angela Merici cit., p. 493.
                      87  Specchio, p. 97v.
                      88  Ivi, 97r. Cavalca aveva già affermato che è necessario che «la vita attiva preceda e
                   aiuti sempre la vita contemplativa» (in M. Petrocchi, Storia della spiritualità italiana, SEI,
                   Torino, 1996).
                      89  Specchio, pp. 97v-98r.
                      90  Risposta cit., in L. Mariani et al., Angela Merici cit., p. 581.
                      91  Via de aperta, p. 84r.


                   n. 47                        Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVI - Dicembre 2019
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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