Page 95 - Mediterranea-ricerche storiche, n. 47, dicembre 2019
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Stranieri eretici, propaganda e convivenza nell’Italia della guerra dei Trent’anni 519
Cornelius Jansen, Ritratto di Henry Wotton, 1630,
Bodleian Library Collection
tavia, possiamo ritenere come la Venezia del periodo immediatamente
successivo all’Interdetto fosse una sorta di eccezione. Tanto la Repub-
blica quanto il Sant’Ufficio tentavano di impedire per esempio ogni con-
tatto tra gli stranieri congregati per il culto nella residenza
dell’ambasciatore e gli italiani, e a partire dagli anni venti i controlli si
fecero indubbiamente più serrati.
Tanto per i cappellani, limitati nella loro sfera d’influenza alla vita
religiosa dell’ambasciata, quanto per i soldati stranieri, l’Inquisizione
desiderava che i contatti con gli italiani fossero ridotti al minimo, e che
non si parlasse di dottrina e religione. Tuttavia accadeva qualche ecce-
zione, in verità rara:
n. 47 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVI - Dicembre 2019
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)