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Fra sistema a domicilio e manifattura accentrata. L’Istituto degli orfani nazzareni... 135
Fig. 2. Andamento delle entrate delle diverse manifatture
(in lire di conto, 1611-1636)
6000
5000
4000
3000
2000
1000
0
1626 1627 1628 1629 1630 1631 1632 1633 1634 1635 1636
v
o
la
totale lavori de gucchiarie
r
ar
i
a
i
de
gucchi
totale manifattura de bottoni
manifattura de bottoni
totale manifattura de cordelle a telaretto
manifattura de cordelle a telaretto
totale manifatture delle putte
manifatture delle putte
Fonte: Asp, Osgm, bb. 160 (anni 1581-1587), 161 (1611-1623), 162 (1624-1629), 163
(1630-1635), 164 (1636), rielaborazione dell’autore.
valutare con esattezza né i tempi di lavoro, né la produttività delle ra-
gazze e dei ragazzi, anche se la percentuale delle produzioni nel com-
plesso delle entrate è segno di un importante e continuo contributo.
I pagamenti erano spesso ricevuti tramite altri intermediari, proba-
bilmente retribuiti con una percentuale, non presente però nelle fonti.
Ad esempio, i soldi per le pezze consegnate a Giovanni Battista Dei,
merciaio a Venezia, vengono riportati nei registri come «scossi da mes-
ser Giovanni Badia portalettere»; in altri casi, invece, non è specificato
il nome dell’acquirente ma il riferimento è per i denari avuti, ovvero
«scossi a Venezia da un mercante de tanti lavori avuti», ovvero pagati
«al signor Moti al Sale per nome del Magnifico Poleni da Venezia».
4. Acquirenti e intermediari
Un terzo elemento importante da considerare riguarda la clientela.
A chi erano venduti i prodotti? Quali erano le principali destinazioni?
Si trattava di una vendita all’ingrosso o al minuto? Questo calcolo è
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVII - Aprile 2020
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)