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«Ottimi cristiani, buoni cittadini, bravi operai». L’«Asilo degli orfanelli e artigianelli… 231
alla Principessa Strozzi o alla Principessa Scilla-Torrigiani. Decisivo fu
però l’incontro con il Comm. Niccolò Martelli, Direttore della Cassa Cen-
trale di Risparmio e Depositi di Firenze, impegnato in prima persona in
alcune operazioni assai rilevanti per il rilancio anche culturale della
città in quel momento . Martelli aveva seguito con un certo interesse,
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ma anche con un certo distacco la prima iniziativa di Parissi, ma si de-
cise ora a investire somme notevoli sull’Istituto e ad assumerne addirit-
tura la responsabilità, come Presidente del nuovo Consiglio di Ammini-
strazione. Un elemento fondamentale nella decisione del direttore della
Cassa di Risparmio fu certamente l’intervento, in parallelo, sul piano
organizzativo e formativo, dei padri Scolopi. Più che l’ambiente fioren-
tino degli Scolopi, legato a figure culturalmente rilevanti come quella di
Ermenegildo Pistelli e a istituti scolastici qualificati stabiliti proprio nel
centro di Firenze , le indicazioni vennero da altre realtà anche lontane,
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come gli istituti napoletani di Valle di Pompei (per i figli dei carcerati),
dove il Parissi incontrò i Padri Scolopi Gandolfi e Giannini, che lo con-
sigliarono caldamente di visitare anche l’Istituto Casanova di Napoli,
ritenuto uno dei migliori istituti di arti e mestieri italiani, e soprattutto
lo esortarono vivamente a cambiare completamente il modello di inter-
vento, indirizzandolo non più all’internato, ma all’istruzione di ragazzi
che restassero entro le loro famiglie .
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Con l’aiuto degli Scolopi fu così riprogrammato il funzionamento
dell’Asilo . I sei orfanelli interni furono affidati completamente con
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19 Il nome di Niccolò Martelli compare ad esempio fra i firmatari della convenzione
fra il Ministero della Pubblica Istruzione, il Comune di Firenze, e la Cassa di Risparmio,
per la costruzione della nuova Biblioteca Nazionale Centrale nella città toscana: cfr.
«Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia», 1902, n. 190, 14 agosto 1902. Accanto a Martelli
secondo la testimonianza del Parissi, fu importante l’apporto di Arnoldo Burgisser, il
più noto e facoltoso imprenditore nel settore, allora caratteristico e molto rilevante a
Firenze, della lavorazione della paglia per cappelli e articoli di moda.
20 Sui cattolici a Firenze, ancora valido resta il volume di P.L. Ballini, Il movimento
cattolico a Firenze: (1900-1919), Cinque lune, Roma, 1969.
21 Secondo le Memorie di Parissi, Padre Giannini gli avrebbe fatto osservare che con
la spesa di 6 interni si potevano istruire 100 esterni, e che era «bene che i bambini non
fossero tolti alla loro famiglia, della quale è bene che conoscano i bisogni quotidiani e le
sofferenze, mentre se sono accolti in un internato divengono per lo più degli spostati»
(C. Parissi, Le mie memorie, cit., ed. 1922, p. 79).
22 L’articolo 30 dello Statuto organico del 1904, stabiliva che: « la direzione interna
dell’Asilo, la vigilanza delle officine, degli operai e degli allievi, l’educazione civile e mo-
rale, l’istruzione elementare e religiosa di questi è affidata ai PP. Scolopi che eser-
citeranno il loro ufficio d’accordo col Presidente dell’Opera Pia, e in conformità di spe-
ciale regolamento ». Cfr. Statuto Organico della Pia Opera del SS. Redentore approvato
con deliberazione del Comitato ricevuta dal notaro Pietro Gaeta in data 10 marzo 1904, e
registrato a Firenze il 10 successivo, Reg. 233, F154, N. 3314, Firenze, Lastrucci, 1904.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVII - Aprile 2020
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)