Page 61 - Mediterranea-ricerche storiche, n. 48, aprile 2020flip
P. 61

Da Pellestrina e dalla Laguna di Venezia a Eretz Israel           61


                    di necessità e si preoccupavano di dare assistenza per rintracciare fa-
                    miliari e raggiungere una nuova patria.
                       Nei nuovi campi di raccolta vi erano pure tensioni tra sfollati ebrei
                    e non ebrei, tra ex lavoratori coatti e sopravvissuti ai lager. Poco dopo
                    la fine della guerra in Europa, il presidente Truman incaricò il preside
                    dell’University of Pennsylvania di visitare i campi e di farne un rap-
                    porto. La visita si svolse nell’agosto 1945 e la relazione che ne venne,
                    il Rapporto Harrison, fu dirompente nel denunciare le situazioni criti-
                    che e nell’auspicare che agli sfollati ebrei fosse consentita la più ampia
                    possibilità di ingresso in Palestina. Oltre alle personali preferenze di
                    molti ebrei per migrare in Palestina e alle politiche dell’Unrra e poi
                    dell’Iro  – che consideravano gli sfollati ebrei come una collettività ex-
                           6
                    traterritoriale che poteva aspirare a una nazionalità – svolse un ruolo
                    importante anche il contesto internazionale con le diverse strategie dei
                    paesi vincitori: le ostilità sovietiche verso l’impero britannico e i suoi
                    alleati  (Grecia,  Iran  e  Turchia)  e  le  difficoltà  inglesi  dopo  l’enorme
                    sforzo bellico a garantire risorse su colonie e possedimenti. Inoltre, le
                    conflittualità nei campi di raccolta, come pure il contesto ancora cri-
                    tico per gli ebrei in alcuni paesi    basti pensare al pogrom di Kielce, in
                                                    ̶
                    Polonia, del luglio 1946, con 42 vittime    e la stessa intransigenza del
                                                            ̶
                    Regno Unito nel contingentare l’emigrazione in Palestina si scontra-
                    vano con il sionismo e l’aspirazione a costituire un nuovo focolare in
                    Palestina. Gli inglesi preferivano evitare campi riservati a ebrei nelle
                    loro zone di occupazione: si trattava di una scelta ‘etica’, che rifuggiva
                    dalla divisione per razza e religione, ma anche tendente ad allontanare
                    la  questione  palestinese.  L’interesse  degli  americani,  preoccupati  di
                    evitare una eccessiva migrazione ebraica negli Stati Uniti, era invece
                    opposto.
                       Per comporre queste problematiche fu creato a fine 1945 un comi-
                    tato paritetico Inghilterra-Usa che produsse nell’aprile seguente una
                    relazione che confermava le analisi del Rapporto Harrison e raccoman-
                    dava la concessione del visto d’ingresso in Palestina a 100.000 sfollati.
                    Il comitato esprimeva di non conoscere «altro paese al di fuori della
                    Palestina in cui la grande maggioranza possa trasferirsi nell’immediato
                    futuro» e che «la Palestina è il paese in cui pressoché tutti gli sfollati
                    vogliono andare, anche perché sono sicuri di essere accolti assai me-
                    glio che in qualsiasi altro paese. In Palestina sperano di vivere in santa
                    pace e di ricostruire le loro vite» e sosteneva che la Palestina non do-
                    veva diventare né uno stato ebraico, né uno arabo, bensì uno stato che
                    «salvaguardi equamente i diritti e gli interessi dei musulmani, degli
                    ebrei  e  dei  cristiani»,  e  proponeva  per  questo  il  mantenimento  del


                       6  International Refugee Organization, 1947, cui subentra poi l’attuale Unhcr.


                                                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVII - Aprile 2020
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
   56   57   58   59   60   61   62   63   64   65   66